Titty e Antonio- Spetteguless.it
Il programma di Canale 5, Temptation Island, prosegue nel suo percorso di intrattenimento, offrendo forti emozioni. A seguito del successo riscontrato durante l’estate, i vertici Mediaset hanno deciso di riproporre una nuova edizione attualmente in onda. In particolare, l’attenzione si concentra su Titty, la quale, delusa dai comportamenti del fidanzato, ha scelto di prendere un simbolo del loro amore e gettare il suo anello tra le fiamme. Questo gesto ha suscitato numerose reazioni tra i seguaci del programma.
Il gesto di Titty e le reazioni del pubblico
La scelta di Titty di sfilarsi l’anello di fidanzamento e buttarlo nel falò ha catturato l’attenzione come pochi altri eventi in questa edizione. Il fidanzato, Antonio, ha ceduto alle tentazioni di Saretta, suscitando la reazione definitiva di Titty, che ha interpretato questo atto come la chiusura della loro relazione, riducendo un simbolo d’amore a cenere. Gli spettatori si sono interrogati su come un oggetto così significativo possa essere distrutto così rapidamente.
Questa scena ha rappresentato un momento culminante della stagione, capace di mantenere il pubblico incollato allo schermo. Rappresenta anche un punto di svolta dovuto al fatto che Titty in precedenza aveva sollecitato Antonio dicendo “Puorteme ‘a ‘o sushi! Puorteme ‘a ‘o sushi!”, senza mai essere ascoltata.
Fuoco verde a Temptation Island- Spetteguless.it
Pur non esse stata compiuta la richiesta, Titty ha trovato il modo di esprimere il suo disappunto attraverso un gesto drammatico, pronunciando parole in dialetto napoletano con una pronuncia non perfetta. La maggior parte delle coppie coinvolte nel programma ha origini partenopee, ma non sempre sono consapevoli delle loro capacità espressive. Alcuni le etichettano come coppie “napolitanoidi” piuttosto che realmente napoletane. Si rammenta anche una famosa affermazione di Gigi D’Alessio, secondo cui in amore è preferibile avere accanto una donna che “sbaglia l’italiano, ma che assumiglia ‘e cchiù ‘a mammà”.
Diverso è il caso di Renato de Falco, il quale ha contribuito all’insegnamento di un dialetto napoletano elegante attraverso le sue canzoni, un’influenza condivisa con artisti del calibro di Fausto Cigliano, Franco Acampora e Angela Pagano.
