Terribile Incidente: Auto Sfondando Guardrail, Greta e Francesco Perdono la Vita

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Coppia di fidanzati vittima di un incidente stradale: età 21 e 24 anni. Tragicamente, le strade d’Italia continuano a recare segni di tragedia: le ultime vittime risultano essere Greta Francone e Francesco Castellaneta. L’automobile, sulla quale viaggiavano, ha impattato contro il guardrail, precipitando dal cavalcavia.

L’arrivo dei soccorritori sul luogo dell’incidente ha svelato una scena drammatica. A causa della caduta, i corpi dei due giovani sono stati sbalzati all’esterno del veicolo, il quale si presentava distrutto e ridotto a un cumulo di lamiere. Le autorità hanno confermato l’identità delle vittime dopo il tragico evento che ha avuto luogo a Cassano delle Murge, nella regione pugliese.

Incidente stradale: Greta e Francesco perdono la vita

Pochi minuti dopo, sul posto sono giunti i soccorritori del 118 e le forze dell’ordine. Purtroppo, per i due ragazzi non c’è stato nulla da fare, poiché sono deceduti sul colpo. La notizia ha colpito profondamente amici e familiari. Un ulteriore elemento di tristezza si è aggiunto alla vicenda: Francesco lascia un figlio avuto da una precedente relazione, e un zainetto appartenente al bambino è stato rinvenuto nell’auto.

Numerosi messaggi commemorativi sono stati pubblicati sui social in memoria della giovane coppia. La madre di Greta ha espresso il proprio dolore con parole toccanti: “Ti hanno strappato la vita. Ti hanno portato via da me. Rimarrai per sempre nel cuore di tutti. Sarai il mio angelo custode”.

Cordoglio per le vittime del tragico incidente

Alle famiglie delle giovani vittime è giunta una lettera di condoglianze, tra gli altri, anche da parte del sindaco di Capurso, a nome della comunità. Il primo cittadino ha dichiarato: “Non ci sono parole adeguate, ma il nostro affetto e il nostro pensiero sono con voi”. Ha proseguito affermando che, “in momenti come questi, la vicinanza e il calore umano diventano un conforto prezioso, anche se insufficiente di fronte a un dolore così grande”.

Scritto da Augusto Clerici
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