Una Coppia di Sposi Festeggia il Pranzo di Nozze con i Detenuti: Un Gesto Straordinario di Generosità

Matrimonio
Coppia organizza pranzo in carcere
Un evento matrimoniale singolare ha catturato l’attenzione, con una giovane coppia che ha scelto un luogo inaspettato per il proprio pranzo di nozze: un carcere.

Pranzo tra i detenuti di un carcere

Il giorno delle nozze rappresenta uno dei momenti più significativi per le coppie, con ogni aspetto dell’evento curato nei dettagli, dall’allestimento floreale agli abiti, passando per il fotografo e il tanto atteso banchetto nuziale. In una scelta non convenzionale, Chiara Bontorin e Jacopo Bonato hanno celebrato il loro amore recandosi presso il carcere Due Palazzi di Padova insieme a 70 invitati, dopo aver pronunciato il fatidico sì.

Condivisione con i detenuti durante il pranzo di nozze

Per gli sposi, il momento culminante delle loro nozze non è stato il taglio della torta né il primo ballo, bensì l’interazione con i detenuti. “Volevamo dare un significato al nostro matrimonio, perché non fosse solamente una festa”, hanno dichiarato, riuscendo così a offrire agli invitati una prospettiva reale su una realtà spesso trascurata dai media.

Questa iniziativa ha rappresentato anche un’opportunità per i detenuti, selezionati per condividere il momento, permettendo loro di evadere, anche se temporaneamente, dalla routine della reclusione. Grazie all’intervento di don Marco Pozza, cappellano del carcere e noto per il programma “I 10+2 comandamenti”, l’idea ha preso forma.

Il percorso verso la celebrazione nel carcere

La cerimonia di rito civile ha visto la partecipazione di alcuni detenuti, insieme al cappellano, spingendo i neo sposi a considerare la celebrazione nel penitenziario. Dopo un’opportuna pianificazione con il direttore della struttura, è stata ottenuta l’autorizzazione necessaria, sorprendentemente accettata da tutti, invitati e detenuti.

Agli invitati era stato fornito un indirizzo, quello del carcere, senza che immaginassero quanto sarebbe stata intensa l’esperienza. L’atmosfera si è rivelata carica di emozione, con scambi significativi di parole e riflessioni.

Un’esperienza di scambio e riflessione

Questa storia, pur con le sue complessità, ha avuto un lieto fine, permettendo un incontro profondo e indimenticabile. Don Pozza ha condiviso sui social: “Gioire della gioia degli altri deve essere un qualcosa di spettacolare, che ci rende simili al buon Dio. Grazie a Jacopo e Chiara per aver cambiato la giornata a dei ragazzi detenuti. Forse un po’ più di una giornata”.

Scritto da Augusto Clerici
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