Location da sogno: scopri dove è stato girato “Il paradiso all’improvviso” di Leonardo Pieraccioni

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Un successo cinematografico targato Pieraccioni: la trama e le location

Il paradiso all’improvviso è uno dei film più noti diretti e interpretati da Leonardo Pieraccioni. Con una trama accattivante e location suggestive, il film racconta la storia di Lorenzo Buccianti, un uomo single con due amici appassionati di scommesse, Taddeo Borromini e Giandomenico Borromini. Lorenzo, proprietario di un’azienda specializzata in effetti climatici, si reca a Ischia per lavoro. Qui incontra Amaranta, una donna lasciata dal fidanzato poco prima di un weekend romantico. I due trascorrono insieme quei giorni, dando vita a una delle commedie più celebri e amate del 2003.

Le affascinanti location di Ischia

Gran parte delle riprese di Il paradiso all’improvviso sono state effettuate sull’isola di Ischia. Tra le location più iconiche del film si segnalano:

  • Il parco del Negombo a Lacco Ameno
  • Il prestigioso Castello Aragonese
  • La zona di Cartaromana con la sua pittoresca Torre di Guevara
  • Il borgo affascinante di Sant’Angelo
  • La splendida Villa Torrino a Zaro

Le riprese a Firenze: un omaggio alla Toscana

La Toscana, terra d’origine di Pieraccioni, riveste un ruolo importante in molti dei suoi film. Anche ne Il paradiso all’improvviso alcune scene sono state girate a Firenze. Tra gli edifici utilizzati spicca Palazzo Corsini, scelto per rappresentare esternamente la casa di Giandomenico Bardella.

Il cast stellare del film

Lorenzo Buccianti trova il volto di Leonardo Pieraccioni, mentre la bella Amaranta è interpretata da Angie Cepeda. Gli amici scommettitori di Lorenzo sono portati in scena da:

  • Rocco Papaleo nei panni di Giandomenico Bardella
  • Alessandro Haber nelle vesti di Taddeo Borromini

Il cast si arricchisce ulteriormente con la presenza di:

  • Anna Maria Barbera
  • Gea Martire
  • Giulia Montanarini
  • Nunzia Schiano
  • Gaetano Gennai
  • Cristiano Militello
  • Pietro Ghislandi

Un cameo speciale è riservato a Massimo Ceccherini.

Scritto da Augusto Clerici
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