Pécs Pride: L’alleanza Storica tra LGBTI+ Ungheria e Graz il 19 Ottobre

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La situazione della comunità LGBTQIA+ in Ungheria mostra un contesto caratterizzato da sfide ed esperienze di resistenza. Dichiararsi apertamente appartenenti a questa comunità, specialmente sotto l’amministrazione di Viktor Orbán, implica un atto di coraggio significativo. La legislazione attuale ha creato un clima di paura e discriminazione, dove l’amore e l’identità vengono costantemente scrutinati e giudicati.

legge anti-propaganda e sue implicazioni

La “legge anti-propaganda” del 2021 ha segnato un punto di non ritorno, introducendo restrizioni severe sulla rappresentazione di orientamenti e identità non tradizionali nel tentativo di “tutelare i minori”. Questa normativa ha portato a una chiara demonizzazione di ciò che non rientra nel modello ciseteronormativo, scardinando la rappresentazione della diversità.

  • Censura di libri e film
  • Ostruzione di pubblicità
  • Clima di autocensura e paura

il pride di pécs: simbolo di resistenza

Il Pride di Pécs, fondato nel 2018, si configura come un’importante manifestazione per la comunità LGBTQIA+ in Ungheria, posizionandosi come secondo evento della sua tipologia dopo il Pride di Budapest. Quest’anno, si svolgerà il 19 ottobre, assumendo un valore simbolico accresciuto grazie al gemellaggio con Graz, città riconosciuta dall’ONU per il suo impegno nei diritti umani.

contesto e crescita del pride

Il Pride di Pécs è nato come reazione all’inasprimento delle politiche contro i diritti civili, sostenuto dall’ONG “Diverse Youth Network”. La prima edizione ha visto la partecipazione di circa mille persone, nonostante le avversità. Ad oggi, il numero di partecipanti stabilmente attorno alle duemila unità, include attivisti e diplomatici.

Il tema di quest’anno, “Voci Invisibili”, sottolinea l’importanza di far emergere narrazioni altrimenti soffocate in un contesto di censura e repressione.

il gemellaggio tra pécs e graz

Il gemellaggio tra Pécs e Graz rappresenta un atto di solidarietà e unione di intenti per affrontare comuni sfide e speranze. Graz, città aperta e proattiva, supporta attivamente il Pride, organizzando iniziative per facilitare la partecipazione dei suoi citadini, compreso un autobus dedicato, cofinanziato da diverse forze politiche locali.

preoccupazioni per il futuro

Anche l’Austria deve affrontare tensioni interne, con l’ascesa di Herbert Kickl e del suo partito di estrema destra, il FPÖ, che desta preoccupazioni per i diritti LGBTQIA+. Le incertezze su come i new leader si posizioneranno su questi temi alimentano un clima di apprensione per il futuro dei diritti civili e della diversità in Europa.

Scritto da Augusto Clerici
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