mondiali di calcio 2034 in arabia saudita
Dopo i controversi mondiali invernali del 2022 in Qatar, si era diffusa l’idea che il calcio non sarebbe mai più ceduto all’influenza dei petrodollari. Nel 2034 i mondiali di calcio si svolgeranno in Arabia Saudita, un paese dove l’omosessualità è ancora considerata illegale e punita severamente, con pene che variano dall’imprigionamento a punizioni corporali e, nei casi più estremi, alla pena capitale.
la posizione della candidatura saudita
Hammad Albalawi, responsabile della candidatura saudita, ha rassicurato i tifosi LGBTQ+ dichiarando che saranno “rispettati” e “benvenuti” nel paese. Ha affermato che l’Arabia Saudita è in un “viaggio di straordinaria trasformazione”, sottolineando quanto sia importante per loro ospitare la Coppa del Mondo.
Albalawi ha precisato: “Sarete rispettati, sarete i benvenuti e questo rispetto varrà per tutti i tifosi da tutto il mondo. Rispettiamo la privacy di tutti i nostri ospiti. Fino ad oggi, abbiamo ospitato oltre un cento eventi sportivi, con più di tre milioni di fan che hanno visitato il regno.”
opportunità e diritti umani
Stonewall ha sostenuto che l’assegnazione della Coppa del Mondo all’Arabia Saudita è un’occasione per la comunità internazionale di affrontare il paese sul tema dei diritti umani.
Equaldex, un’agenzia che valuta i diritti LGBTQIA nel mondo, ha assegnato all’Arabia Saudita un punteggio di 16 su 100, situandola al 159° posto in fatto di uguaglianza LGBTQ+, con il Qatar classificato addirittura al 183° posto.
struttura della competizione
L’Arabia Saudita ha vinto la candidatura per ospitare i mondiali del 2034 come unico paese proponente. Per facilitare questa assegnazione, la FIFA ha diviso il torneo del 2030 fra Spagna, Portogallo e Marocco, con alcune partite giocate in Argentina, Paraguay e Uruguay. Questa strategia ha permesso all’Arabia Saudita di emergere come unico candidato nel successivo evento.
