Le migliori frasi delle canzoni di Umberto Tozzi: un emozionante viaggio musicale

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citazioni dalle canzoni di umberto tozzi

Umberto Tozzi è una figura di spicco nella musica italiana, riconosciuto internazionalmente per il suo talento. Con oltre 80 milioni di copie vendute, ha dimostrato la sua abilità nel comporre brani romantici, commerciali e rock. Tra le più celebri canzoni ci sono Ti amo e Gloria, ascoltate in ogni angolo del globo. Ecco una selezione delle frasi più rappresentative tratte dai suoi brani.

frasi iconiche dalle canzoni di umberto tozzi

Il successo per Umberto Tozzi arriva nel 1977 con la pubblicazione di Ti amo, un brano che in breve tempo vende 8 milioni di copie in tutto il mondo e diviene uno dei maggiori successi della musica leggera italiana e internazionale. Successivamente, il cantautore ha scritto altri brani diventati classici come Gloria e Si può dare di più. Ecco alcune delle frasi più belle tratte dalle sue canzoni:

  • Tu, chi mi brucia sei tu, e anche la mia marcia in più, ed un po’ di follia, quanto basta perchè tu, come lei non sei mia. (Tu)
  • Come cresce bene il nostro amore, non lo voglio abbandonare, questo timido germoglio, pelle di velluto non ti sveglio io, con il freddo della brina, penseresti ad un addio. (Donna amante mia)
  • Gloria, manchi tu nell’aria, manchi come il sale, sciogli questa neve, che soffoca il mio petto, t’aspetto Gloria (Gloria)
  • Se quando tu non parli ti sento, rivedo il mio passato con te, di cose che tu sbagli mi pento, perchè ti sento dentro di me. Mi mancherai immensamente perchè tu sei dentro di me (Immensamente)
  • Eccomi qui se deve essere sia notte rosa, prendi se vuoi questa vita la mia sembra esplosa, e un naufragio farò più possibile a sud, abbracciando il tuo corpo per ore ore ore a far l’amore io e te. (Notte rosa)
  • La mia donna la sua allegria, che mi riscalderà con il fuoco di un’idea, uomo solo uomo a metà, domani nei suoi occhi tutto il resto affogherà. (Io camminerò)
  • Amare sei tu, rallentato risveglio di un fiore, amare di più, è una dolce follia è anche un po’ colpa mia, che t’amo di più. (Qualcosa qualcuno)
  • Io ti amo e chiedo perdono, ricordi chi sono, apri la porta a un guerriero di carta igienica. (Ti amo)
  • Quanto ci ho messo per amarti come sei, i giorni li lavorerò le notti a volontà, io con un’altra no io con un’altra mai, mi mancherai immensamente perchè tu sei dentro di me. (Immensamente)
  • Io mi arrendo con te come scoglio che sa arginare, no non affogare qui hai tante cose da bere, ogni volta cosa fai, ogni se ogni mai, o muoio di te. (Io muoio di te)

partecipazioni al festival di sanremo

Durante la sua lunga carriera, Umberto Tozzi ha partecipato quattro volte al Festival di Sanremo. Nel 1987 ha vinto il primo premio con il brano Si può dare di più, scritto insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri. Di seguito, una selezione di frasi dalle sue canzoni presentate al Festival:

  • Perché la guerra, la carestia, non sono scene viste in TV. E non puoi dire “lascia che sia”, perché ne avresti un po’ colpa anche tu. (Si può dare di più)
  • Si può dare di più, perché è dentro di noi. Si può dare di più senza essere eroi. Come fare non so, non lo sai neanche tu, ma di certo si può dare di più. (Si può dare di più)
  • Si risvegliano, si rivestono. Quando escono, partono, arrivano. Ci somigliano, angeli avvolti. Come specchi gli occhi nei volti perché gli altri siamo noi (Gli altri siamo noi)
  • Le parole contano, dille piano tante volte rimangono. Fanno male anche se dette per rabbia. Si ricordano. (Le parole)
  • Finché vivrai per i suoi occhi, solo un domani ci sarà per l’eternità. (Un’altra vita)
  • Sì, gli altri siamo noi, fra gli indios e gli indù, ragazzi in farmacia che ormai non ce la fanno più. Famiglie di operai licenziati dai robot e zingari dell’est in riserve di periferie. Siamo tutti vittime e carnefici, tanto prima o poi gli altri siamo noi. (Gli altri siamo noi)
  • Non esitare se puoi ritornare caro amico mio. Capita a volte davvero, è la magia che ho di te che accende il fuoco più vero e brucia tutti. (Un’altra vita)

Scritto da Augusto Clerici
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