I Segreti del Successo del Gambrinus di Napoli: Le 8 Regole d’Oro per Gestire un Bar di Eccellenza

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8 regole per un buon bar
Ogni bar possiede caratteristiche uniche, ma ci sono 8 aspetti fondamentali che devono essere rispettati per garantire un servizio di qualità: questi suggerimenti provengono da esperti del settore, proprietari del Gran Caffè Gambrinus di Napoli.

Il Gran Caffè Gambrinus a Napoli

Per chi nutre una particolare passione per il caffè, è importante comprendere se il bar abitualmente frequentato possieda i requisiti per definirsi “di qualità”. Tale classificazione si basa su almeno 8 criteri essenziali, come indicato da due esperti del settore, Michele Sergio e Massimiliano Rosati, gestori del celebre Gran Caffè Gambrinus di Napoli.

l’importanza dell’aspetto e della pulizia nel bar

Le abitudini nel frequentare i bar variano notevolmente: alcuni vi trovano un rifugio mattutino per gustare un buon caffè prima di affrontare le attività quotidiane, mentre altri considerano la pausa al bar come un momento speciale da trascorrere in compagnia. Indipendentemente dal proprio approccio, ci sono otto requisiti fondamentali che devono caratterizzare un bar per essere considerato “buono”. Secondo Michele Sergio e Massimiliano Rosati, i proprietari del Gran Caffè Gambrinus, la prima regola riguarda l’aspetto del locale: pur non essendo necessario un ambiente di lusso, è fondamentale che non si rimanga ingannati dalle apparenze. “Un bar può apparire semplice, ma la vera essenza di un buon servizio va testata attraverso un assaggio”, affermano.

Per quanto concerne la pulizia, sono tre gli elementi principali da considerare: il corretto stato della macchina del caffè, l’accuratezza delle stoviglie e l’ordine delle vetrine.

il ruolo del personale e la varietà del menù

Un altro aspetto cruciale è rappresentato dalla preparazione del barista, la cui abilità si riflette nella fluidità dei movimenti durante il servizio. In particolare, a Napoli è consuetudine che il barista prenda la tazzina dall’acqua bollente prima di versare il caffè, effettuando una leggera mescolata con il cucchiaino per raffreddare le pareti della tazzina. È importante sottolineare che non solo il barista, ma l’intero personale deve contribuire a trasmettere l’atmosfera del locale. Inoltre, il menù deve essere ben strutturato per rispondere alle esigenze dei clienti: bevande calde e fredde, opzioni vegane e vegetali, e magari anche caffè “gourmet” non dovrebbero mai mancare.

Le regole per un buon bar: la vetrina

Inoltre, un bar di qualità deve proporre sia dolci che salate: a Napoli, ad esempio, le specialità regionali come pizzette, craffe e sfogliatelle si affiancano a opzioni più internazionali come muffin e cheesecake. Pertanto, la verifica di questi elementi sarà utile per valutare se il bar di fiducia soddisfa i requisiti per definirsi un buon locale.

Scritto da Augusto Clerici
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