Barilla: Scopri Come un Sogno Si è Trasformato in Realtà Straordinaria

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Uno stabilimento Barilla – Spetteguless.it
Un sorprendente episodio ha avuto luogo a Genova, dove una giovane fan della pasta Barilla ha visto avverarsi il suo sogno. Il CEO di Barilla ha accolto con entusiasmo la richiesta della bambina, attirando l’attenzione dei media e della stampa nazionale.

Dipendenti di uno stabilimento Barilla – Spetteguless.it

Quando i sogni diventano realtà, grandi emozioni si sprigionano. È proprio ciò che ha vissuto una piccola appassionata della pasta Barilla, la quale ha potuto realizzare il suo desiderio grazie all’intervento del CEO dell’azienda. Barilla, tra le aziende alimentari più rinomate in Italia, fu fondata nel 1877 a Parma da Pietro Barilla Sr, che inizialmente gestiva un negozio di pasta e pane. Nel giro di pochi decenni, l’azienda crebbe notevolmente, dando inizio a una lungo percorso di espansione.

Il sogno di Angela: una lettera al CEO di Barilla

Una intraprendente bambina di nove anni di Genova ha preso coraggio e ha scritto una lettera a Gianluca Di Tondo, il CEO di Barilla, per condividere un’idea innovativa. Nella sua missiva, la giovane suggeriva di creare una nuova forma di pasta: “Un tipo di pasta a forma di tappi, dove il sugo potrebbe rimanere all’interno”. Con grande sorpresa, a distanza di due mesi, è arrivata una risposta da parte del manager, il quale si è detto entusiasta della proposta: “Ho passato la sfida ai miei colleghi che si occupano di ideare nuovi formati. Mi hanno detto che ci lavoreranno anche se non sarà facile”.

Di Tondo ha mantenuto la sua parola, poiché quattro mesi dopo, Angela ha ricevuto un pacco contenente un prototipo della sua idea, insieme a un messaggio personale del CEO: “Come promesso, abbiamo lavorato sulla tua meravigliosa idea dei tappi e siamo riusciti a produrre una prima versione nel nostro impianto pilota utilizzando la tecnologia 3D. Potrebbe volerci del tempo per la produzione su larga scala, ma volevamo farteli avere in anticipo!”. Un momento indimenticabile per la piccola, paragonabile a un secondo Natale.

Scritto da Augusto Clerici
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